lunedì 5 maggio 2008

tettelines

dopo il post di ieri sul nostro sito "condivisioni" siamo andate sul posto

In verità Giovanna è andata e ha fotografato gli otto metri di manifesto
e adesso possiamo capire meglio...





...già perchè se ti chiami TTTLines far leva sulle tette sorge spontaneo e c'è da attendersi a breve un definitivo cambio di ragione sociale.

Sponsor il Calcio Napoli
Agenzia pubblicitaria Studio Fabris Napoli

E Il Mattino di oggi titola:


E' siciliana la ragazza dei cartelloni hard


quasi a rassicurare e a scoraggiare una caccia alle tette in città.


e racconta, tra l'altro, che tra scompiglio, traffico e polemiche la città si è divisa in due fazioni. Da una parte i fautori dell'ordine pubblico ("quei manifesti - sostengono - distolgono l'attenzione degli automobilisti dalla guida con pericolo di incidenti, e rallentano il traffico) e i fustigatori dei costumi, tra cui anche un'associazione di genitori che ha già chieto alla compagnia di rimuovere i tabelloni. Dall'altra invece ci sono i sostenitori, di cui però non si riportano testimonianze, nemmeno anonime, a parte quelle già riferite ieri "«Nulla che non si sia già visto, ma si rimane certamente impressionati dalle dimensioni. E non solo delle foto». L'armatore Alexandros Tomasos è soddisfatto di aver rappresentato le terre fertili della Campania e della Sicilia, in chiave ironica, con la prosperità di due seni che evocano i vulcani e, nel contempo, aver reso omaggio alle bellezze vulcaniche delle due regioni. Secondo lui "l'immagine non è volgare. Oggi basta accendere la tv o navigare su internet per vedere immagini molto più spinte. Credo che l'impatto più forte è stato provocato soprattutto dalle dimensioni del tabellone".

E proprio sulla grandezza del manifesto e sulla sua collocazione sono state espresse non poche perplessità dall'assessore al decoro e arredo urbano Elisabetta Gambardella. "Ho chiesto al comandante di polizia municipale Carlo Schettini e al dirigente comunale del servizio di polizia amministrativa Iraldi - dice la Gampardella - di avviare un'indagine per verificare se siano in regola le autorizzazioni in merito alla grandezza e alla collocazione del tabellone. Sul contenuto della pubblicità il Comune non può intervenire, anche se personalmente non lo trovo di buon gusto".

Su queste ultime affermazioni riguardanti le prerogative del comune in materia di affissioni pubblicitarie ho qualche dubbio, dal momento che al comune si paga il servizio e le tasse, e non si capisce perchè l'indagine non possa avvenire a tabelloni rimossi, vista la oggettiva pericolosità, salvo il ripristino, qualora si "scoprisse" che tutto è in regola. Oppure dobbiamo violare tutti, per "pari legittimità", le regole ed usare i nostri cellulari mentre siamo alla guida, passando da lì, per fare una foto ricordo da mandare al comune di Napoli ?

sv

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